La scuola è da sempre un luogo in cui i cittadini di domani vengono formati e guidati nella conoscenza di ciò che li circonda. In questa ottica, oggi sempre di più, l’educazione alla sostenibilità assume un ruolo chiave all’interno delle aule scolastiche. Insegnare ai giovani il rispetto per l’ambiente, la distinzione fra energie rinnovabili e non rinnovabili, le cause che provocano l’inquinamento ambientale e come sprecare meno risorse, diventa imprescindibile per poter formare dei cittadini consapevoli e in grado di agire un domani per il bene della comunità. Soprattutto in questo periodo storico, in cui le conseguenze dell’inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici si fanno sentire, è importante sensibilizzare ed educare le nuove generazioni ad uno stile di vita sostenibile e rispettoso delle risorse del nostro pianeta, in un’ottica di scelta consapevole, rinnovamento e prospettive future di lavoro. Introdurre nella scuola percorsi interdisciplinari di educazione alla sostenibilità per competenze consente  di tradurre concetti scientifici complessi in un linguaggio più accessibile ed attiva cambiamenti positivi importanti nei cittadini e nei professionisti di domani. La riduzione degli sprechi, una maggiore sensibilità verso l’utilizzo di energie rinnovabili piuttosto che non rinnovabili, la cura dell’ambiente sono temi che  riguarda tutti: il nostro benessere e la nostra salute dipendono strettamente dal modo in cui trattiamo le risorse ambientali, e dalle scelte che compiamo per preservare o meno la natura che ci circonda.

Proprio per questo è importante che le nuove generazioni abbiano in mente la questione ambientale e siano preparati ad affrontare le numerose sfide che si presenteranno. Iniziare questo processo già nelle scuole promuove la partecipazione attiva di studenti, insegnanti, esperti, contribuendo a fornire spunti di riflessione e di approfondimento, promuovere idee innovative per una risoluzione sempre più efficace delle problematiche da affrontare, creare nuovi modelli di sostenibilità, a livello locale, nazionale, globale.

La collaborazione tra l'Istituto Tecnico Statale “G.Galilei” di Avezzano e l’Istituto Tecnico Superiore Efficienza Energetica dell’Aquila per il Polo Eca ha consentito un’indagine su un campione di Istituti Tecnici presenti nel territorio abruzzese, volta proprio ad evidenziare quali fossero le necessità della scuola in materia di digitalizzazione, green economy ed economia circolare. Dall’indagine è emersa l’importanza dell’adozione di un curricolo verticale relativo alle Competenze Verdi, che è stato appunto definito e denominato Curricolo Verticale Green.

Partendo dal PECUP, dallo studio delle Raccomandazioni Europee, le iniziative nazionali ed internazionali, l’Agenda 2030, le Linee Guida per l’educazione ambientale, si è giunti alla definizione delle Competenze Verdi, competenze trasversali ed in stretta relazione con le otto competenze chiave di cittadinanza, ridefinite per i percorsi indicati nel Curricolo, e con le indicazione per l’insegnamento dell’Educazione Civica, evidenziato dalla Legge 92/109. Sono state individuate sei Aree Tematiche, da cui partire nella costruzione di percorsi educativi e didattici interdisciplinari, per cui sono stati indicati i possibili contenuti, gli obiettivi dell’Agenda 2030 da perseguire, gli esiti di apprendimento relativi alle discipline coinvolte per assi culturali, le competenze specifiche di indirizzo e per assi da raggiungere, le competenze trasversali di educazione civica e le competenze green.

Il Curricolo Verticale Green è un primo passo nella scuola del futuro, una scuola di innovazione, inclusione, internazionalizzazione.

 

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