Nella foto i ragazzi di Budapest presso il Comune di Avezzano
Grazie allo scambio culturale dal titolo “L’acqua: sorgente di amicizia” organizzato dalle professoresse Bianca D’Amore ed Emese Erhardt, una delegazione di ventidue studenti del Liceo Gellert di Budapest, accompagnati dalla Erhardt e dal professor András Pethő, sono stati accolti nell’Istituto d’Istruzione Superiore Galilei ed ospitati presso famiglie dei loro coetanei marsicani nel mese di ottobre 2016.
I giovani studenti ungheresi insieme a quelli marsicani sono stati ricevuti, nella suggestiva cornice dell’Aula Consiliare del Comune di Avezzano, dal Sindaco Gianni Di Pangrazio e dal Presidente del Consiglio Domenico Di Berardino, ma anche presso il Comune di Celano, dove gli Assessori Eliana Morgante ed Ezio Ciciotti hanno fatto gli onori di casa.
Particolarmente interessante il percorso turistico che il Preside Abramo Frigioni, presidente dell’Associazione culturale “Il tenente dimenticato…una storia, tante storie” ha elaborato per gli ospiti. I ragazzi hanno partecipato a lezioni, visitato luoghi tra cui Pescara e non sono mancati momenti di convivialità e divertimento.
L’organizzazione dell’evento ha trovato fondamento grazie al libro “Il Tenente dimenticato” dello scrittore celanese Mario Cantoresi in cui si narrano le vicissitudini del tenente marsicano Filippo Cavassini, morto a Budapest durante la prima guerra mondiale.
Nel libro il dialogo tra il tenente Filippo ed Edina, l’infermiera ungherese che lo ha assistito nei suoi ultimi giorni, racchiude la dimensione del rapporto fra gli uomini e l’acqua.
“Le persone sono come le gocce d’acqua del grande fiume Filippo, passano, ci bagnano e poi vanno via.
Lo fanno per lasciare il posto ad altre gocce d’acqua… ma il Danubio che scorre davanti a noi è sempre lo stesso, non cambia mai perché conserva le anime ed i ricordi di tutti coloro che lo hanno fatto esistere”.
È questo il senso di tutto: gli uomini come le gocce d’acqua.
Milioni di universi, diversi ma inscindibilmente uniti l’uno all’altro dell’elemento vitale per eccellenza: l’acqua.
È stato questo il senso dello scambio: Budapest e la Marsica unite cento anni fa da due giovani, un soldato ferito ed un’infermiera innamorata.
Questo è il segreto dello scorrere delle acque: il saper fermare il tempo ed unire i sogni degli uomini.
Oggi i nostri ragazzi s’incontrano con i loro coetanei ungheresi … cento anni dopo, nel segno di un grande fiume e di un lago sparito, hanno portato a compimento un sogno che a quegli antichi ragazzi non fu possibile vivere.
I ragazzi protagonisti dello scambio hanno intrecciato un bellissimo rapporto di amicizia, le famiglie ospitanti hanno dimostrato grande disponibilità e, al momento dei saluti non è mancata qualche lacrima.
Il 17 novembre 2016 si è portato a compimento lo scambio culturale: ventidue alunni delle sezioni ITE e ITCAT si sono recati a loro volta, per una settimana, a Budapest, accompagnati dalle professoresse Bianca D’Amore e Sonia Cherubini. I ragazzi sono stati ospitati dalle famiglie dei loro coetanei ungheresi che hanno già visitato la Marsica nel mese di ottobre.
Tante e varie sono state le attività programmate dal Liceo Gellert per gli alunni italiani e, tra queste, assume particolare importanza l’evento presso l’Istituto di Cultura Italiano nell’ambito della settimana della Cucina Italiana nel mondo. I ragazzi sono stati ricevuti dal Direttore, Dottor Antonio Borghese e hanno partecipato ad un conviviale organizzato in loro onore.
La concreta riuscita dell’evento è stata resa possibile anche grazie alla generosità degli sponsor: Polisportiva Atletica Capistrello, Kromoss, Dolciaria Cerasani, Casette di legno di Graziano Fellini, Malandara – Strumenti musicali.
Nella foto gli studenti del Galilei a Budapest